mercoledì 8 aprile 2015

Infezioni in gravidanza


 Stasera parlando con le mie amiche e tornando indietro nel tempo,e parlando del più e del meno ci siamo soffermate a parlare sulle infezioni che una donna in gravidanza può contrarre semplicemente non rispettando alcuni accorgimenti a tavola  che possono sembrare banali ma...non lo sono!Io per esempio ero immune alla Toxoplasmosi ,ricordo ancora quando me lo comunicò la mia ginecologa,mi veniva da piangere !più che altro perchè pensavo a tutti quei panini al prosciutto crudo o insalate da disinfettare prima del consumo -____- ma poi devo dire che mi sono abituata in fretta all'idea,oltre alla toxoplasmosi però ci sono anche altre infezioni da non sottovalutare come la Listeriosi e la Salmonellosi scopriamole insieme e vediamo quali sono le raccomandazioni contenute nelle linee guida.Partiamo proprio da lei..Tadààà ecco a voi la candidata numero uno la:

TOXOPLASMOSI:

La Toxoplasmosi è una zoonosi causata dal Toxoplasma gondii,un microrganismo che conclude il suo ciclo vitale solo all'interno delle cellule Nell’infezione da Toxoplasma gondii si possono  distinguere due fasi successive: la prima (toxoplasmosi primaria) è caratterizzata da un periodo di settimane o addirittura  mesi in cui il parassita si può ritrovare nel sangue e nei linfonodi in forma direttamente infettante. È la fase sintomatica della toxoplasmosi, che si accompagna a ingrossamento delle linfoghiandole, stanchezza, mal di testa, mal di gola, senso di "ossa rotte", a volte febbre e ingrossamento di fegato e milza.Per sapere se si è immuni o no alla Toxoplasmosi bisogna effettuare un semplice prelievo endovenoso chiamato Toxo-test!L’infezione induce nel corpo la produzione di immunoglobuline specifiche: nella prima fase della malattia (quella pericolosa per il bambino) vengono prodotte IgM, successivamente (in una fase meno rischiosa) gli anticorpi prodotti sono di classe IgG. Il Toxo-test permette quindi di verificare l’assenza o la presenza di anticorpi, e, in questo secondo caso, di evidenziare se si è ancora in una fase a rischio o se invece la donna è da considerarsi protetta. Se la condizione della donna non è nota prima della gravidanza, allora il Toxo-test deve essere prontamente eseguito durante la gravidanza, con la prima serie di esami del sangue entro le prime otto settimane di gestazione. Se la donna è protetta (ha gli IgG) il test non deve più essere ripetuto. Nel caso in cui invece la gestante sia "suscettibile", e quindi non abbia gli IgG né gli IgM, deve eseguire almeno altri due controlli nel corso della gravidanza, a 20 e 36 settimane, per escludere la possibilità di essersi infettata e che quindi il bambino rischi di contrarre una toxoplasmosi congenita.
Nel caso in cui il test dia come risultato la presenza di anticorpi IgM, l’infezione in gravidanza è comunque solo sospetta. Si procede quindi con test sierologici più sofisticati presso centri di riferimento di riconosciuta esperienza sia per accertare la diagnosi sia, eventualmente, per disegnare una terapia. Se l’infezione è confermata, il nascituro, anche se apparentemente sano, dovrà essere seguito per almeno tutto il primo anno di vita da un centro specializzato per poter escludere eventuali danni cerebrali e visivi che insorgano nei mesi successivi.Il soggetto che contrae una toxoplasmosi resta protetto per tutto l’arco della vita da recidive, perché risponde all’infezione con produzione di anticorpi e linfociti specifici.La toxoplasmosi è rischiosa se viene contratta in gravidanza: l'infezione può infatti passare al bambino attraverso la placenta, provocando in alcune circostanze malformazioni o addirittura l'aborto o la morte in utero,quindi vediamo ora quali sono le raccomandazioni a tavola!
  • Lo facciamo già ma in questo caso bisogna farlo meglio e cioè lavare BENE frutta e verdura anche quelle imbustate prima della manipolazione e del consumo;
  • Lavare le mani prima,durante e dopo la preparazione degli alimenti;
  • Cuocere bene la carne e anche le pietanze surgelate già pronte;
  • Evitare le carni crude conservate,come prosciutto e insaccati;
  • Evitare il contatto con le mucose dopo aver manipolato carne cruda:
  • Evitare il contatto con terriccio contaminato da feci di gatto(oppure indossare i guanti e subito dopo disinfettare le mani):
  • Evitare il contatto con le feci dei gatti quindi quando si cambia la lettiera usare i guanti e poi come scritto sopra disinfettare bene le mani!!! 

LISTERIOSI:

La Listeriosi è un’infezione grave causata di solito dall’ingestione di alimenti contaminati dal batterio Listeria monocytogenes è un batterio diffuso nel suolo e nell’acqua: gli animali possono essere portatori del batterio senza ammalarsi e possono contaminare gli alimenti di origine animale, come le carni e i prodotti caseari.Il contagio avviene consumando carne, pollame, pesce e prodotti caseari freschi contaminati dal batterio . Si può contrarre la listeriosi anche consumando alimenti contaminati conservati o confezionati in condizioni igieniche precarie, oppure consumando verdure contaminate dalla terra o dal letame usato come fertilizzante!Se il batterio Listeria per esempio entra in un’azienda alimentare può riuscire a sopravvivere anche  per anni, contaminando in alcuni casi i prodotti. Il batterio è stato individuato in un’ampia gamma di alimenti crudi, come la carne e le verdure, ma anche in alimenti contaminati dopo la cottura o la trasformazione, come i formaggi molli, le carni trasformate (hot dog e prodotti gastronomici, sia in confezioni sigillate sia in vendita in gastronomia) e il pesce affumicato. Il latte crudo, i formaggi non pastorizzati e gli alimenti a base di latte non pastorizzato sono particolarmente a rischio di contenere il batterio.Nelle donne in gravidanza possono insorgere sintomi simili a quelli dell'influenza:febbre,diarrea,dolori muscolari e disturbi allo stomaco,in questo caso bisogna rivolgersi immediatamente dal ginecologo che valuterà se sono solo sintomi influenzali o listeria,anche in questo caso come nella Toxoplasmosi la certezza la darà un semplice prelievo di sangue,nel caso la gestante abbia contratto  l'infezione seguirà una cura farmacologica a base di antibiotici per evitare che la contragga anche il bambino,vediamo adesso per questa infezione quali sono le raccomandazioni da seguire :
  • Bere solo latte pastorizzato o UHT;
  • Evitare di mangiare carni o altri prodotti di gastronomia senza che questi vengano nuovamente riscaldati a temperature elevate;
  • Evitare di contaminare i cibi in preparazione con alimenti crudi e/o provenienti dai banconi di supermercati,gastronomie e rosticcerie;
  • Non mangiare formaggi molli se non si ha la certezza che siano prodotti con latte pastorizzato;
  • Non mangiare paté di carne freschi e non inscatolati;
  • Non mangiare pesce affumicato 
SALMONELLOSI:
La salmonellosi è un’intossicazione alimentare causata dal batterio della salmonella (Salmonella enteritidis e Salmonella typhimurium) che si trova in alcuni animali: può essere trasmesso attraverso le superfici della cucina oppure può trovarsi nell’acqua, nel suolo, negli escrementi degli animali, nella carne cruda e nelle uova. L’infezione da salmonella (salmonellosi) di solito colpisce l’intestino, causando vomito, febbre e altri sintomi che si risolvono di norma senza alcuna terapia.L’infezione si trasmette per via oro-fecale, attraverso l’ingestione di alimenti contaminati oppure per contatto diretto con oggetti o piccoli animali portatori del
batterio Gli alimenti sono senza dubbio uno dei veicoli primari di diffusione dell’infezione .Il cibo contaminato non presenta però alcuna alterazione delle caratteristiche (colore, odore, sapore, consistenza) quindi cibo che apparentemente potrebbe sembrare "normale"non lo è ,mentre  il contagio può essere avvenuto al momento della loro produzione, durante la preparazione, oppure dopo la cottura a causa di una manipolazione non corretta degli alimenti.Tra i cibi più a rischio ci sono: 
  • Uova crude o poco cotte;
  • latte crudo e i suoi derivati compreso quello in polvere;
  • Carne e derivati ;
  • Preparati per dolci e creme;
  • Salse e condimenti per insalate;
  • Gelato artigianale e commerciale;
  • frutta e verdura (angurie, pomodori, germogli di semi, meloni, insalata, sidro e succo d’arancia non pastorizzati), contaminate durante il taglio.Non dimentichiamoci quindi che portatori dell’infezione possono diventare anche superfici e utensili oppure ogni alimento venuto a contatto con soggetti infetti.Vediamo ora quali sono le raccomandazioni a tavola per la Salmonellosi:
  • Lavare frutta e verdura prima della manipolazione e del consumo;
  • Lavare le mani prima,durante e dopo la preparazione degli alimenti;
  • Refrigerare gli alimenti preparati in piccoli contenitori;per garantire un rapido abbattimento della temperatura;
  • Cuocere tutti gli alimenti derivati da animali,soprattutto pollame,maiale e uova;
  • Evitare o ridurre il consumo di uova crude o poco cotte(all'occhio di bue)de gelati o zabaioni fatti in casa,a alimenti preparati con uova non lavate  quindi sporche o rotte;
  • Consumare solo il latte UHT;
  • Proteggere i cibi preparati dalla contaminazione di insetti e roditori;
  • Evitare la contaminazione tra cibi,avendo cura di tenerli separati(prodotti crudi da quelli cotti);
  • Evitare che persone con diarrea preparino gli  alimenti.    
Spero che questa mia mini guida vi sia stata utile e non siate ansiose come me,perchè tutto si risolve,le nostre ginecologhe sapranno indirizzarci la giusta via,ma cosa più importante fategli tutte le domande possibili e immaginabili,toglietevi qualsiasi dubbio parlando con loro che sono esperti nel campo!!!Vi abbraccio pancine!!



 Recensisco per voi:Minnie la mia prima bambola

Oggi vorrei parlarvi di un giochino educativo che ha ricevuto mia figlia giovedì scorso.Hanno trascorso ancora  poco tempo insieme e già sono diventate amiche inseparabili!!Si tratta di Minnie la mia prima bambola del noto brand Clementoni,è tenerissima ed è proprio adatta alla mia piccola Clara che a soli 19 mesi gioca come una piccola Mammina in miniatura!
Non so le vostre bimbe ma la mia adora giocare con le carrozzine,bambole,barbie etc,insomma tutta sua madre!! *___*!!La bambola è tenerissima,soffice ,ha una tutina lilla ed è dotata di accessori coma :un piattino con cucchiaio per l'ora della pappa,un biberon (dotato di sonaglino all'interno)per la nanna e un ciuccio interattivo che riesce a calmare Minnie facendola smettere di piangere!!Ci sono inoltre cinque tasti ,di cui quattro posizionati sulla punta degli arti e uno a forma di cuoricino sul petto, ognuno con una funzione diversa scopriamoli insieme!Premendo la mano sinistra Minnie chiede il suo ciuccio(al suo interno c'è un magnete che consente al ciuccio di rimanere attaccato alla bocca)se il ciuccio non le viene dato comincia a piangere fino a quando:opzione 1)il bambino/a non gli da il ciuccio! opzione 2)non decidi di premere un secondo tasto altrimenti diventa snervante!
Premendo la mano destra insegna ai bimbi a contare i numeri o chiede il biberon !
Sui piedini invece troviamo sul sinistro il tasto che consente al bimbo di imparare le forme geometriche di base,mentre premendo l'altro si possono ascoltare simpatiche filastrocche e canzoncine(quella della buonanotte secondo me sarebbe da revisionare).Sul petto troviamo l'ultimo bottoncino (ultimo non per importanza!)il più carino secondo me,si trova sul petto di Minnie ed è a forma di cuoricino!Premendo questo tasto i bimbi possono imparare i versi degli animali e i loro nomi(disegnati sul taschino di Minnie troviamo una simpatica rana,un delizioso uccellino e un tenero gattino)è una bambola molto educativa,infatti sviluppa la coordinazione oculo-manuale(mettere il ciuccio,il biberon o il cucchiaio alla bocca)quella dell'affettività(chiede gli abbracci)aiuta anche lo sviluppo cognitivo(impara i numeri e il linguaggio)per non parlare poi della percezione visiva,tattile,corporea e uditiva, l'immaginazione poi...con questa bambola credetemi galoppa a gambe levate!Secondo me potrebbe essere anche un buon regalo adatto dai 12 mesi!Da educatrice d'infanzia la consiglio vivamente,ha tanti vantaggi mentre l'unico svantaggio secondo me è quella dicitura sull'etichetta(lavabile solo in superficie)speriamo che la mia bimba non la macchi di fruttaaa!!!Stay tuned!!!!
Minnie in tutto il suo candido splendore!






retro della scatola
I suoi accessori in dotazione

domenica 5 aprile 2015

 

Cioccolato Si,cioccolato No!

Care amiche/ci volevo farvi innanzitutto i miei più sinceri Auguri di Buona Pasqua e raddoppiarli per chi porta il nome Vincenzo/a !Oggi si festeggia la Santa Pasqua,la Resurrezione di Gesù e grandi e piccini fanno festa con colombe pasquali,uova di cioccolato di svariati gusti,ovetti,coniglietti,agnello di marzapane e da noi in Puglia con un dolce tipico(Scarcella)che le nonne preparano ai loro nipotini,infatti la mia piccola Clara ne ha ricevuta una da mia madre a forma di cestino con l'uovo sodo(aggiungerò la ricetta ;) )Di uova ne ha avuto solo uno ma...meglio così altrimenti la mamma li avrebbe mangiati tutti!Clara è piccola per poter mangiare il cioccolato,a settembre compirà due anni e secondo il pediatra è presto per somministrarglielo in quanto ci sono enzimi che il fegato non riuscirebbe a smaltire ma sinceramente non me ne faccio una malattia,anzi più tardi li conosce e meglio è!Ma a questo punto mi chiedo:Il cioccolato,fa bene o fa male? Le risposte che vengono dal mondo della ricerca sono contrastanti. Da una parte si raccomanda di non abusarne per  i grassi che contiene e per  il suo elevato potere calorico , e quindi abbastanza pesanti per l'organismo del bambino e quindi  poco digeribili,dall'altra parte invece, il cacao è ricco di ferro, di antiossidanti, i polifenoli, e di teobromina, che ha effetti positivi sull’umore!

Si può dare al bambino? 
Diciamo che ci sono diversi dibattiti quando si parla dell'alimentazione,infantile,infatti anche io entro in confusione,perchè cerco sempre confronti con altre mamme,pediatra e internet! Le classiche domande che leggo sono :Possono mangiarlo? Da che età? E come scegliere quello più adatto a loro?La risposta secondo me più giusta è questa data da un pediatra dell’Università La Sapienza di Roma, esperto di nutrizione infantile : Ettore Menghetti
Eviterei di darlo ai più piccini, a cui può risultare indigesto e provocare disturbi gastrointestinali”,“Anche ai più grandicelli va dato ma  con parsimonia, come assaggio occasionale e non come alimento abituale. Il cioccolato delle uova, come quello delle barrette e delle merendine, è ipercalorico e favorisce l’obesità infantile. Meglio non promuovere fin dalla più tenera età cattive abitudini che poi è difficile correggere. Via libera, invece, al cacao in polvere da mescolare al latte per renderlo più appetibile al mattino, perché è magro e perché in questo caso la golosità del bambino è messa a buon frutto per stimolarlo a consumare un alimento nutriente e salutare come il latte”.Voi cosa ne pensate?
Prima regola: una scelta di qualità,come scritto più sù
è consentito,  l’assaggino una volta ogni tanto dell’uovo di Pasqua, a patto però di scegliere un prodotto di buona qualità, di marca conosciuta. sul mercato ce ne sono tante,di tutti i tipi,gusti e fascia di prezzo!  A volte la materia prima lascia a desiderare perchè è :   ricca di grassi saturi scarsamente digeribili e dannosi per la salute,non per altro quelli  delle marche più importanti di solito sono di gran lunga migliori. Meglio evitare,  i prodotti più complessi, tipo il cioccolato cioccolato aromatizzato o arricchito con  mandorle, nocciole ,pistacchi,frutta secca o cereali. La scelta migliore per i bambini è il semplice cioccolato al latte, più sano e digeribile o il classico fondente Esistono vari tipi di cioccolato, che si differenziano a seconda del contenuto di cacao. Il cioccolato infatti non è altro che un mix di zucchero e cacao, a cui possono essere aggiunti burro di cacao, latte, miele, sostanze aromatiche, grassi o frutta secca. A secondo della percentuale minima di cacao contenuta si distinguono cinque tipi:
  • Cioccolato al latte (come minimo 30% di cacao)
  • Cioccolato mi-doux miscela sapientemente dosata di cioccolato al latte e fondente (38%)
  • Cioccolato surfin, un cioccolato dolce con una nota amara abbastanza intensa, dal gusto fine e molto persistente (50%)
  • Cioccolato extra-bitter, che risulta poco dolce con una caratteristica amara molto intensa (60%)
  • Cioccolato amarissimo (70%).
  • Cioccolato bianco, che in realtà non è un vero cioccolato in quanto non contiene cacao, ma solo burro di cacao, con una concentrazione minima del 30%.
È noto che il cioccolato è un alimento particolarmente ricco di calorie e, poiché viene spesso mangiato al di fuori dei pasti canonici, rischia di indurre un eccessivo apporto energetico.In ogni caso è sempre preferibile scegliere cioccolato di buona qualità. Quello fondente è considerato migliore in quanto contiene una più alta percentuale di cacao. Ma alcune qualità, come un maggiore contenuto di vitamina A e di calcio, si trovano solo nelle varietà al latte, proprio quella preferita dai bambini!!!Voi invece come la pensate?

La simpatica gallinella #Caffarel


Scarcella a forma di cestino

Eccola in versione "tradizionale"