martedì 1 agosto 2017

Quando il passeggino, diventa una  vera e propria passione!


Ogni essere vivente secondo me, che sia uomo, donna, bambino/a, ha le proprie passioni.

Ci sono però, passioni e passioni.

C'è la passione di poco conto,  quella di media entità oppure, la passione come la mia che nasce e continua a crescere dentro di me giorno dopo giorno in maniera smisurata.

Il mondo dei bambini per me, è qualcosa di straordinario, unico, magico.

Fin da quando ero bambina, ho sempre ho sempre prestato attenzione a tutto ciò che li riguardava tanto è vero che, terminati i tre anni di scuola media, decisi di proseguire i miei studi diplomandomi come educatrice d'infanzia .

Bambini a parte, nel lontanissimo 1986 a soli sei anni, mi resi conto che, guardando le vetrine di "Prati Verdi"( quel che era il negozio di giocattoli e carrozzine più fornito del mio paese), i miei occhi restavano incollati anche per diversi minuti a fissare instancabilmente non i giocattoli ma...i passeggini esposti in vetrina come delle torte appetitose per donne o uomini a dieta.
Restavo incollata alla vetrina,squadravo il telaio, ammiravo i tessuti, i loro colori e le loro fantasie.
Cercavo di studiare il meccanismo della loro chiusura, per giunta, mi piaceva vedere anche il tipo di levette poste sulle ruote anteriori che, nella maggior parte dei modelli Inglesina, erano sottili rosse o grigie poste sul davanti mentre, quelle della Peg-Pérego erano blu con una forma che, nell'immaginario di una bambina di sei anni, somigliavano a dei cubetti di ghiaccio colorati.

Alcuni modelli li ricordo tutt'ora, maniglione grigio o blu liscio o zigrinato, ruote con cerchi colorati(gialli, verdi, rosa pastello)oppure, stelle a tre punte blu, per giunta su alcuni modelli, oltre alla capottina, si poteva acquistare a parte la "pagodina" una specie di tettuccio parasole orientabile in mille modi per proteggere il bambino dal sole.

Il sistema di fissaggio della navicella o del seggiolino(posizionabile fronte/strada fronte/mamma)era composto soltanto da due piccole levette poste ai lati sotto la seduta, bastava"incastrare"la seduta al telaio e far scorrere queste due leve per poter bloccare il tutto.
Alcuni modelli come per es Venezia della Peg(un must in quegli anni), avevano un sistema che permetteva di cambiare la posizione della seduta semplicemente sganciando il maniglione e ruotandolo dalla parte opposta.

I tessuti oh mamma quanto mi piacevano quelli dell'Inglesina! Riuscivo a percepire tramite i  doppi vetri della vetrina, la loro morbidezza, la loro setosità, insomma riuscivo a sognare a occhi aperti!

La mia gioia era palpabile anche da dietro i vetri, tanto è vero che , se ne accorse perfino il negoziante, infatti, ogni tre per due mi vedeva arrivare.Entravo nel negozio per vedere da vicino i modelli e per chiedere i prezzi delle carrozzine che più mi piacevano(che poi a me, cosa me ne importava!).

Se devo essere sincera, fantasticavo anche sulla parente/partoriente di turno(all'epoca toccò a mia cugina Dora), mi chiedevo quale modello avrebbe scelto(e lo faccio tutt'ora)oppure se, rientrando nel budget dei miei, lo avremmo potuto comprare noi come regalo per il nascituro. Immaginavo anche la scena della consegna(eh già, io le cose le pensavo e le penso in grande!)e,riuscivo a percepire la felicità che avrebbe provato nel riceverlo.

Alcuni modelli per esempio ai miei occhi erano strani, bizzarri.Un modello della Giordani(se non erro), aveva le ruote bianche e il centro rosso...se per l'azienda erano ruote di classe, nel mio immaginario "bimbesco" sembravano delle piccole uova fritte con tanto di tuorli a vista XD !.
Ricordo ancora però,  il mio album con la copertina gialla...aveva tanti fogli bianchi ma, pian pianino, era diventato un catalogo ben fornito di tanti modelli di passeggini(Roba da fare impallidire il catalogo dei rappresentanti)!Collage di ritagli di giornale a parte, ogni volta che tornavo a casa, dopo aver visto le ultime novità in vetrina, mi divertivo a riprodurre i modelli fin nei minimi particolari.

Certo che dal 1986 ad oggi, le case produttrici ne han fatta di strada!

Maniglioni regolabili, tessuti dalle fantasie sgargianti, impermeabili, ultra leggeri, diversi tipi di chiusure e diverse dimensioni ma soprattutto, per tutte le esigenze.

Adesso a 38 anni suonati, la mia passione continua, il mio blog infatti, è nato soprattutto grazie a loro e alle aziende che mi danno fiducia  permettendomi di continuare a sognare.

Grazie!